Ramon - Cercare i parchè di alcune trasformazioni - NARDO' FOTO ARTE STORIA

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Ramon - Cercare i parchè di alcune trasformazioni

VID/LETTURE
RAMON         19 Feb 2022


                 Bisogna imparare a conoscere le caratteristiche del nostro territorio
                 per cercare di capire i perché di alcune trasformazioni.


Conoscere nuovamente… le caratteristiche del nostro territorio per cercare “ i perché “ di alcune trasformazioni ( foresta fossile X esempio ); le ragioni di alcuni interventi ( cippi, termini, buchi nella roccia ) e costruire insieme un’ ipotesi sull’universo dei vissuti; appropriarci, a modo nostro, di Porto Selvaggio e di Uluzziu.  

Ancora non c’erano, nel Paleolitico medio… la grotta del Cavallo e i Buchi nella roccia! SPAVENTIAMOCI, per lo sconvolgimento della TERRA  che fece emergere  il SALENTO: uno scontro tra ZOLLE sollevò le Murge salentine, con lo Jonio di qua e l’Adriatico di la, e 2 grandi terrazzamenti di rocce frantumate dominarono le linee di costa…che attualmente risultano sommerse.

Immaginiamo la successiva forestazione del territorio, e gli animali… le grandi interglaciazioni di RISS e WURM… gli SCONGELAMENTI,
questi terremoti climatici; immaginiamo il mare che si alza e inonda, e che si abbassa con nuove terre che emergono. Ammiriamo la fossilizzazione delle conchiglie, se si scava alle Cenate, ma anche la foresta che abbiamo trovato strada facendo…: essa è avvenuta per sedimentazione, sommersione, essiccazione o disidratazione?

Come è potuto vivere l’uomo, in questo luogo estremo? Sono stati per primi i Neanderthal spinti dal freddo a venire nei nostri climi più miti, e poi i Sapiens a salire dall’Africa scappando dalla desertificazione…
esistevano presenze di uomo salentino primordiale?

Sicuramente, l’uomo, dopo aver soddisfatto i primi bisogni, ha creato le raffigurazioni della grotta di Badisco… il cammino sarà stato lungo e difficile… ma quando si viene presi dalla BELLEZZA dei tramonti, dalla paura della notte, dalla meraviglia del nuovo giorno…scegliere un PUNTO INIZIALE… è “il primo pensiero culturale”: perché dietro a quel PUNTO, nasce la STORIA, “il progetto” per possedere lo SPAZIO e il TEMPO.

Con questa passeggiata giocheremo a trovare l’intelligenza dell’uomo sapiens, quel suo pensiero legato all’immaginare di vedere l’INVISIBILE…

Il territorio, che è stato il loro primo SCONOSCIUTO da camminare, da raccontare, da possedere.

Bla bla bla…disse: posso allontanarmi dal luogo dove sono nato, per andare a cercare COSE senza perdermi, e avere la certezza di andare e poi tornare? Fu così che stabilirono che il PUNTO di riferimento massimo era il SOLE, con la sua luce, e le sue ombre!

Impararono sulle ombre a tirare le linee, a disegnare figure, a fare allineamenti… a notare che il SOLE non tramonta mai nello stesso punto, ma si sposta sull’orizzonte.

La “grotta del cavallo”, amici miei, non poteva essere una CASA… sarà stato il primo CENTRO di studi e di osservazione del SOLE: la famiglia, la gente, viveva in luoghi interni più comodi, sicuri a Nardò! Gli uomini, gli studiosi della GROTTA DEL CAVALLO hanno trasformato il PENSIERO in linee, in allineamenti, hanno scolpito la roccia, là dove il SOLE doveva infilarsi il giorno estremo d’estate…, per poi tornare giorno dopo giorno verso l’autunno e ancora verso l’inverno: la ciclicità eterna…il TEMPO, quell’invisibile filo che avvolge tutta la vita. Ecco una cartina del Salento con ubicati sul lato dell’Adriatico i menhir e i dolmen…
dove sono andati a finire tutti i PUNTI di triangolazione dello Jonio?
E se fossero stati…tutti, o in parte, trasformati in …”la masseria dell’Alto” ; Corsari; Roccacanuccia; Abatecola; Agnano; Ascanio; Auletta; Carignano piccolo e grande; Castelloarene; Corigliano; Donnadomenica; Ingegna; Le Stanze; Tagliate; Termite; Del Cardo; Pantalei; Puzzovivo; Torremozza; Zanzara… mi raccontavano da bambino ca la Ecchia ose fare nu pipiticchiu: a sidici suergi s’intese la sua sunata, a Abatecola rumpiu na pignata, a Termite rumpiu nu sicchiu, li scaluni tilu seggiu trimulara, e mesciu Chiccu rrimase culla scarpa ccuminzata; pure i canti raccontano i collegamenti. E’ bello pensare a questo nostro territorio. scoperto giorno dopo giorno, dai nostri avi e da noi.
Viva il Punto d’Incontro!  
                                                          Ramon
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L’Associazione Punto di Incontro Aps , senza scopi di lucro, si è costituita il 24 Settembre 2019, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia, con la relativa iscrizione al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale - RUNTS -   al numero 430/LE avvenuta in data 01 Dicembre 2020.
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