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Pantaleone Pagliula

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PANTALEONE PAGLIULA         Nardò, 9 Agosto 2022                                               | inserito Eco/Ambiente 09.08.2022


A PROPOSITO DEL CALDO ANOMALO, DELLA SICCITA’ E DEGLI EVENTI CLIMATICI ESTREMI CHE STIAMO VIVENDO.
 
 
L’ondata di caldo anomala, le temperature superiori alla media di 5 o 6 °c , la siccità e gli eventi estremi climatici che stiamo vivendo sono una situazione precoce , lunga,  continua e  straordinaria , dovuta principalmente all’anticiclone caldo che viene dall’Africa e che si blocca  sul Mediterraneo perché  le perturbazioni fresche che vengono dall’Atlantico (Anticiclone delle Azzorre ) non riescono a sfondare nel Mediterraneo per portarci  una temperatura gradevole e  precipitazioni normali. (fig. da iL Meteo.it)
Siamo da tempo in una situazione climatica anomala che sta peggiorando sempre di più ed è destinata a cambiare le nostre abitudini e il nostro stile di vita.

Si dice che quanto sta succedendo si è già visto nelle ere passate ma adesso è molto più evidente, più veloce ed è dovuto più di ogni altra cosa alle nostre responsabilità, ai nostri comportamenti quotidiani e al nostro correre, consumare e guardare con miopia verso il futuro e il bene comune.
I cambiamenti climatici registrati nel passato non sono stati così repentini rispetto a quanto sta accadendo adesso e stiamo a una situazione tale che adesso è difficile invertire la rotta. L’aumento della temperatura sta modificando i modelli meteorologici e sconvolgendo il normale equilibrio della natura con effetti che vanno dallo scioglimento dei ghiacciai, inondazioni e frane, siccità, desertificazione, danni alla biodiversità, ecc.
E’ ormai chiaro che l’aumento delle temperature, collegate all’aumento di anidride carbonica, deriva dalle nostre attività.
L’Unione Europea ci dice di tagliare entro il 2030 il 50% delle emissioni europee di CO2 per abitante che per l’Italia sono 7000 Kg di CO2 all’anno e che per mantenere questi obiettivi dovremmo ridurre a 3500 Kg entro 8 anni. Questo numero lo conoscono pochi e non viene quasi percepito perché ognuno di noi spreca sempre di più, continua a usare la macchina anche quando non è indispensabile non capendo che bruciando, un litro di benzina   emette 27 Kg di CO2, cento litri ne emettono 2700 e così si arriva alle tonnellate che vengono immesse nell’atmosfera provocando l’effetto serra. ( https://www.focus.it/ambiente/ecologia/taglio-emissioni-piano-europa )
Se a queste sommiamo qualche tonnellata di CO2 emessa dalle caldaie nelle nostre case, del cibo che sprechiamo, di tante altre cause dirette e indirette che ormai ben conosciamo si fa presto a arrivare ai 7.000 che produciamo ogni anno. Non siamo i soli perché i tedeschi ne producono 10.000 Kg, i cinesi 10.000, gli americani 20.000 mentre mediamente ogni abitante dell’Africa ne produce solo 200 chilogrammi.
Sembra curioso, inutile ma sostanziale, riflettere che ogni messaggio con immagine che noi inviamo dal nostro telefonino produce 50 grammi di CO2 e si stima che ogni utente internet produce 400 grammi di CO2 al giorno pari all’equivalente prodotta da un’auto a benzina dopo aver percorso a velocità media solo due chilometri.  
L’ Università americana di Lancaster ha calcolato che se gli utenti evitassero di inviare mail “inutili“ equivarrebbe a togliere dalle strade 3.300 auto diesel. https://www.tgcom24.mediaset.it/green/anche-i-social-inquinano-cingolani-inviate-meno-foto-pensate-al-costo-ambientale_43098633-202102k.shtml

Pensiamo che tutto passi? Pensiamo che sono solo fantasie di numeri e di realtà che prima o poi risolveremo con il passare del tempo e nel futuro? Pensiamo che questi problemi di sopravvivenza li risolveranno altri che siano soggetti pubblici o privati?
   Sono convinto, e non solo io, che il futuro è già iniziato e lo stiamo vivendo e subendo da anni.
Tocca a noi homo sapiens capire, prendere coscienza di quanto avviene e iniziare a riflettere su quello che possiamo fare noi tutti singolarmente e collettivamente cominciando ad adottare uno stile di vita più responsabile, cambiare modelli di sviluppo e adottare comportamenti virtuosi.  Insomma agire concretamente per limitare i danni prendendo coscienza che se insieme lottiamo per l’ambiente e per salvare il nostro Pianeta malato anche i partiti e i governi saranno costretti ad agire e ad adottare una nuova politica.
Alcune volte mi sembra che ci stiamo comportando come se quello che ci sta accadendo in termine di ondate di calore, siccità ed eventi estremi climatici è semplicemente strano, passeggero e che magari pensiamo di risolvere accendendo l’aria condizionata, mettendoci sotto l’ombrellone al mare oppure attendendo la pioggia che prima o poi arriverà.
 
E’ una illusione.  Se non iniziamo a rivalutare il nostro rapporto con l’ambiente, a metterlo ogni giorno al primo posto e a prendercene cura continuiamo a mancare di rispetto a noi stessi e alle generazioni future, ai bambini di oggi e di domani che certamente faranno i conti con le conseguenze delle nostre azioni.
 


Pantaleone Pagliula



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