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Pantaleone Pagliula

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PANTALEONE PAGLIULA         Nardò, 19 Settembre 2022                                | inserito Eco/Ambiente 19.09.2022


'Le bombe d’acqua che uccidono sono una drammatica quotidianità  
e  la crisi climatica  continua ad essere sottovalutata e ignorata .'


Questi ed altri fenomeni atmosferici estremi li stiamo toccando sempre di più direttamente e fanno parte delle cronache quotidiane : nelle Marche 10 morti, 50 feriti ,oltre  dieci dispersi e a  Cantiano , un Comune attualmente isolato e senza luce, acqua e gas della provincia di Pesaro,  sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in due o tre ore, la metà della quantità di acqua che piove in un anno nella sua stessa regione .
Si dice che i nubifragi o bombe d’acqua sono sempre esistiti, ma è un dato certo che negli ultimi anni sono molto più estremi e frequenti : uno studio di Coldiretti ha calcolato che nel 2021 gli eventi atmosferici estremi in Italia sono stati almeno 1800, con un aumento del ben 33% rispetto all’anno precedente .

Cerchiamo di capire la loro origine e chiediamoci il perché ?
Una bomba d’acqua si forma quando una forte corrente di aria calda in ascesa impedisce alle gocce di pioggia condensate di cadere a terra. La pioggia, già formatasi, si solleva e aumenta in dimensione, mentre altre gocce più piccole si formano ai livelli più bassi. In questo modo, grandi quantità d’acqua si accumulano nell’atmosfera, per poi precipitare tutte insieme e in breve lasso di tempo quando le correnti ascendenti si indeboliscono e le nuvole non riescono più a trattenerle.
Le bombe d’acqua sono più comuni in montagna e in collina, perché le pendenze del terreno facilitano la risalita delle correnti di aria calda verso l’atmosfera ma , come noi stiamo subendo direttamente, i  nubifragi possono colpire qualsiasi territorio .
Ormai è risaputo e verificato ampiamente come  il surriscaldamento globale del nostro pianeta e dei mari influisce sulla frequenza e intensità di questi violenti eventi climatici.
 
Negli ultimi cinquant’anni, le temperature degli oceani sono aumentate di circa 0.014°C l’anno e il nostro mare Mediterraneo è stato colpito da questo fenomeno più della media globale, con un incremento complessivo di oltre 1.5°C a partire dagli anni Ottanta.
L’innalzamento delle temperature marine come quella vissuta durante questa rovente e lunga estate fa aumentare l’evaporazione dell’acqua che è alla base dell’intensificazione delle piogge e delle forme di precipitazioni più estreme come grandinate, bufere e tempeste di vento alternate a ondate di calore e , soprattutto bombe d’acqua.
Senza un impegno reale per frenare il surriscaldamento globale, la situazione rischia solo di peggiorare.
Ognuno di noi può contribuire con piccole azioni e l’Associazione di Promozione Sociale Punto d’Incontro di Nardò ,nel suo impegno  per la salvaguardia del nostro ambiente e lotta contro lo spreco ha adottato, per proteggere e pulire ,
un' area verde di notevole interesse ambientale e storico  denominata la Croce a Santa Maria al Bagno.
 
Venerdì 23 settembre nel Mondo , in Italia e a Lecce ci sarà uno sciopero promosso da Fridays for Future per esortare tutti i cittadini di coscienza , che hanno a cuore il futuro della propria terra e delle generazioni più giovani , a scendere in piazza e chiedere alla politica un nuovo corso per la difesa del clima e della nostra vita.
A questo sciopero , insieme a decine di Associazioni , ha aderito il CAS, (Coordinamento Ambientale Salentino) Coordinamento al quale l’Associazione Punto d’ Incontro ha aderito da tempo.


Pantaleone Pagliula




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L’Associazione Punto di Incontro Aps , senza scopi di lucro, si è costituita il 24 Settembre 2019, ottenendo il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Puglia, con la relativa iscrizione al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale - RUNTS -   al numero 430/LE avvenuta in data 01 Dicembre 2020.
73048 - Nardò - Via Seminario, 3





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