Pantaleone Pagliula
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PANTALEONE PAGLIULANardò, 8 Aprile 2021
Da una parte il mondo ha accolto con entusiasmo l’arrivo e l’applicazione dei vaccini di contrasto alla pandemia , contemporaneamente , in modo un po’ più materiale, è scattata una corsa all’oro tra le principali cause farmaceutiche mondiali per non perdere il treno giusto. Le aziende farmaceutiche sono tra le poche insieme ai colossi della tecnologia e dell’informatica a poter sorridere e a fare numerose cifre imponenti durante questi mesi disastrosi per la maggior parte delle altre categorie produttive.
L’americana Novavax è passata solo nel corso del 2020 da un valore di 93 milioni di dollari a 6 miliardi, la Regeneron Pharmaceuticals ha raddoppiato, la britannica AstraZeneca ha visto crescere esponenzialmente le proprie azioni , la svizzera Roche, che aveva realizzato un farmaco in grado di attenuare gli effetti del coronavirus, è aumentata di valore di 27 miliardi in pochi mesi. Questo prevedibile fenomeno economico è avvenuto perchè i governi, UE compresa, presi dalla voglia di mettere le mani subito su dosi ingenti di vaccino hanno messo mani ai portafogli senza farsi troppe domande.Eppure non sappiamo nulla dei contratti che vengono stipulati dalle autorità pubbliche con le case farmaceutiche. Questi contratti sono segreti e si sta ripetendo lo stesso scenario che ogni volta viene fuori quando la situazione richiede un farmaco o uno strumento diagnostico nuovo.
Solo che adesso il quadro è ancora più drammatico, perché siamo di fronte ad una pandemia che non riguarda poche decine di migliaia di persone, ma tutti noi e il mondo intero.
In questa triste situazione che stiamo vivendo da una parte ci sono le aziende farmaceutiche e le loro strategie per ottenere finanziamenti e assicurarsi grosse fette di mercato e dall’altra l’autorità pubblica che dovrebbe pensare a tutti noi e al bene comune.
Ritengo che la cosa principale che manca è la trasparenza poiché tutti noi abbiamo il diritto di “ conoscere “ per poter contrastare condizioni che non sono eque. Mi chiedo . In che cosa consistono i contratti tra Stati e Case farmaceutiche ? Su che cosa fondano questi documenti pubblici ? Quanti sono i costi sostenuti per la ricerca e lo sviluppo e la produzione dei vaccini ?
Senza questi elementi, è difficile per il pubblico poter denunciare eventuali speculazioni .
E’ chiaro che quello farmaceutico è un mondo dove le motivazioni non sono ‘umanitarie’ e nessuno pretende che lo siano ma ci deve essere un limite alla speculazione quando le conseguenze toccano la vita e la salute di miliardi di persone.
I governi devono pretendere maggiore trasparenza dalle aziende farmaceutiche sugli accordi commerciali , sui costi e i dati dei test clinici, per i vaccini contro il Covid-19 considerando i miliardi di dollari pubblici stanziati per lo sviluppo di questi vaccini. Tutti abbiamo il diritto di conoscere i termini di questi accordi: nel pieno di una pandemia non c’è spazio per i segreti, la posta in gioco è troppo alta.
In totale, sono stati investiti più di 12 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, sperimentazione e produzione dei 6 vaccini sviluppati per il Covid-19 e ho letto che AstraZeneca ha addirittura dichiarato diverse volte che lo sviluppo del vaccino non avrà alcuna implicazione finanziaria sull’azienda poiché “le spese per lo sviluppo del vaccino sono sostenute dai finanziamenti di governi e organizzazioni internazionali”.
Ribadisco che i costi di ricerca e sviluppo e di produzione sono stati finanziati maggiormente da fondi pubblici e per questo devono essere resi pubblici.
Nonostante le rassicurazioni dei capi di Stato che qualsiasi vaccino per il Covid-19 è un bene pubblico e le varie dichiarazioni non convincenti e contradditorie delle aziende farmaceutiche che sentiamo in questi giorni non possiamo affidarci alla speranza che l’industria farmaceutica agisca nell’interesse della salute pubblica, nemmeno in questi tempi difficili.In totale, sono stati investiti più di 12 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, sperimentazione e produzione dei 6 vaccini sviluppati per il Covid-19 e ho letto che AstraZeneca ha addirittura dichiarato diverse volte che lo sviluppo del vaccino non avrà alcuna implicazione finanziaria sull’azienda poiché “le spese per lo sviluppo del vaccino sono sostenute dai finanziamenti di governi e organizzazioni internazionali”.
Ribadisco che i costi di ricerca e sviluppo e di produzione sono stati finanziati maggiormente da fondi pubblici e per questo devono essere resi pubblici.
Mi risulta anche che queste società produttrici di vaccino siano completamente protette o indennizzate contro eventuali azioni legali da parte di persone a cui viene iniettato il vaccino e subiscono effetti negativi, indipendentemente da quanto siano gravi o di lunga durata.
Speriamo che questo non sia vero. Qualcuno dovrebbe assumersi la responsabilità di tutto questo.
La pandemia è in tutto il Pianeta e condivido l’appello dell’economista e “ banchiere dei poveri “ Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace nel 2006 :
“Vi chiediamo con urgenza di garantire l'accesso a vaccini, terapie e attrezzature vitali contro il Covid-19 per tutte le persone nel mondo. I brevetti dovrebbero essere sospesi, e i profitti non dovrebbero essere consentiti durante questa pandemia, mentre la conoscenza tecnologica dovrebbe essere condivisa liberamente e apertamente. Governi, scienziati e aziende farmaceutiche devono cooperare e unire le risorse per garantire che nessuno sia svantaggiato. La pandemia non finirà finché non sarà finita ovunque."
Dalla scorsa estate un gruppo di personalità europee, ricercatori e attivisti , portano avanti la proposta di attivare uno strumento istituzionale di democrazia partecipativa tramite il quale è possibile effettuare una concreta modifica legislativa in sede di Commissione europea, la cui finalità è quella di ottenere che sia garantito l’accesso universale a vaccini e trattamenti e vengano impedite speculazioni di privati, a scapito della salute pubblica.
L’intento di questa iniziativa è pure quello di introdurre precisi e specifici obblighi legali che obblighino alla più totale trasparenza le aziende beneficiarie delle ingenti risorse di denaro pubblico messe a disposizione per i vaccini da Ue e Paesi membri.Dalla scorsa estate un gruppo di personalità europee, ricercatori e attivisti , portano avanti la proposta di attivare uno strumento istituzionale di democrazia partecipativa tramite il quale è possibile effettuare una concreta modifica legislativa in sede di Commissione europea, la cui finalità è quella di ottenere che sia garantito l’accesso universale a vaccini e trattamenti e vengano impedite speculazioni di privati, a scapito della salute pubblica.
A questa iniziativa hanno aderito per l’Italia personalità come Gino Strada e don Luigi Ciotti.
E' possibile trovare il testo dell’iniziativa e firmare la petizione, che vuole essere un concreto segnale dei cittadini europei , in un momento di generalizzata difficoltà per l’intera Unione , a favore della trasparenza, della giustizia sociale e del diritto alla salute come parte integrante dei diritti umani universali.
Pantaleone Pagliula
Nardò, 8 Aprile 2021