Capitolo 1 - Il Brigantaggio prima del 1860
IL BRIGANTAGGIO

articolo pubblicato il 29 Settembre 2021

Capitolo 1°
Il brigantaggio prima del 1860
Il brigantaggio è un fenomeno endemico, diffuso in tutte le società che non hanno superato uno stadio inferiore di ordinamento sia economico che sociale. Il brigante è la figura caratteristica di queste società antiquate e primitive; in questi casi le leggi o sono imperfette e non esistono proprio (“E’ il ricco che ha sempre comandato!”).
I rapporti sociali sono arcaici, la circolazione e il credito inesistenti, con una economia debolissima e con un'ignoranza e analfabetismo spaventosi. Il brigante è l'uomo armato che uccide e si fa giustizia da solo.
Notizie di atti di brigantaggio si hanno nell'Italia meridionale sin dal 185 a.C. quando il pretore Postumo dovette preparare una vera spedizione contro i briganti del Sud.
Eppure, sembra strano che durante il periodo migliore dell’impero l'impero romano, quello della massima espansione, (Traiano, Adriano, Marco Aurelio e Commodo) e della pace più durevole, proprio in questo periodo nel Meridione i briganti insorgano. Imperversa nel Medioevo, ne parla Dante 

Bisogna non dimenticare che durante il periodo napoleonico e precisamente con il Murat, il brigantaggio è a servizio dei Borboni contro i Francesi e ha perciò più carattere politico, basta ricordare Fra Diavolo nel Casertano, Mammone, Panedigrano (1).

Una rinascita del brigantaggio si ha con le grandi rivoluzioni politiche e sociali del XIX secolo in Europa ed anche in America, dove la conquista del West si accompagna ad un pullulare di bande da cui la popolazione è costretta a difendersi come può.
Ma il brigantaggio classico per noi oggi dell'Italia meridionale è quello del quinquennio 1861/1865, dopo la spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, il crollo dei Borboni e il trionfo dell'Unità d'Italia. Anche nello Stato Pontificio, (vedi Giovanni Pascoli nella poesia 'Romagna'), viene nominato due volte il 'Passator Cortese', "... re della strada e re della foresta". Si tratta di Stefano Pelloni, chiamato ‘Passator’ per il mestiere, tramandatosi dal padre traghettatore, e ‘cortese’ perché compie spesso atti generosi, ma la fantasia popolare lo fa spogliatore dei ricchi per i poveri (visse nella seconda metà dell'800).
Francesco Bove
Grazie per l'attenzione.

(1) 1799: i Francesi istaurano la Repubblica Partenopea nel Sud e i Borboni si ritirano in Sicilia. Ma mentre Napoleone è in Egitto l'esercito del generale russo Savarov (Austria, Inghilterra, Russia e Turchia) l'abbatte. Persino un cardinale calabrese, Fabrizio Ruffo, (i Sanfedesti) al comando di un esercito fedele a Ferdinando IV, con l'aiuto di molte bande di briganti, incita alla rivolta contro i Francesi.